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Rotzo

Vivi il fascino antico della montagna. A Rotzo puoi visitare il sito archeologico del Bostel, esplorare luoghi magici e valli incontaminate sulle orme della Storia.

Rotzo
A ovest dell'altopiano le montagne corrono veloci verso valle fino al torrente Astico. Rotzo, Rotz in cimbro, è il più antico e il più piccolo dei comuni dell'Altopiano di Asiago per numero di abitanti. Il paese si trova nella parte occidentale dell'altipiano, verso il confine con il Trentino: a salutare il tuo arrivo ci sarà il campanile della chiesa parrocchiale, che scandisce le ore di questo piccolo paradiso di montagna.

Verso sud inizia la Val d'Assa, mentre verso nord brilla la corona delle Prealpi venete, fra cui spiccano lo Spitz di Rotzo e la cima Campolongo; verso oriente ecco la Val Martello e il territorio di Roana, centro da cui Rotzo dista solo 6 chilometri. Nei pressi del paese inizia il pianoro che i rotzesi chiamano la Campagna, formato in tempi remoti da una morena glaciale.

Oltre a Rotzo, il comune comprende i piccoli centri di Albaredo, un grumo di casette variopinte verso le pendici dei monti, e la contrada di Castelletto, situata in una ridente conca a meno di 2 chilometri da Rotzo e primo incontro se sali sull'altopiano dalla Valdastico.
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Le origini antichissime di Rotzo sono testimoniate dalla presenza del Bostel, un insediamento dell'era preistorica, luogo appartato e sicuro su un'assolata altura di forma tondeggiante, a 850 metri d'altitudine, a sud della frazione di Castelletto.

L'Archeopercorso del Bostel, ritenuto dagli studiosi il primo luogo abitato di tutto l'altipiano, offre la possibilità di passeggiare tra l'incanto della natura e il fascino dell'archeologia, per ripercorrere la storia delle antiche popolazioni preromane dedite alla pastorizia, alla silvicoltura e all'agricoltura, che qui s'insediarono tra il XIII e il II secolo a.C.

I primi reperti del Bostel furono rinvenuti casualmente nella prima metà del Settecento; in seguito a numerose campagne di scavi, eseguite soprattutto nel secolo scorso, quello del Bostel si è rivelato uno dei siti archeologici più importanti di tutto il Veneto. Promosso e finanziato dalla Provincia di Vicenza, l'Archeopercorso del Bostel offre numerosi itinerari archeo-turistici; la principale attrazione è la ricostruzione didattica di un'abitazione dell'età del ferro, così come doveva apparire circa cinquemila anni fa.

Nel territorio di Rotzo è da vedere anche l'Altar Knotto, o Altare di Pietra, un grande massiccio roccioso sospeso sull’orlo della montagna, quasi a sfidare la legge di gravità. Era un luogo di culto preistorico e in tutti questi millenni ha conservato il fascino magico di quelle ere remote: l'altare in pietra ricorda i sacrifici dedicati alle divinità che abitavano la cima del vicino Altaburg, il Borgo degli Dei.

In questa zona, la roccia ha formato una lunga tettoia naturale, l'Alta Kuvela. Puoi raggiungere l'Altar Knotto, l'Alta Kuvela e la Punta Altaburg con un'escursione di circa 50 minuti di cammino - il sentiero nel bosco inizia dal terzo tornante della strada che conduce verso il Centro Fondo Campolongo e il Monte Verena.

Tra Rotzo e Castelletto, in una piccola conca, puoi visitare la chiesetta dedicata a Santa Margherita di Antiochia, la santa dei cimbri: tradizione vuole che sia la chiesa più antica dell'Altopiano di Asiago - risale al X secolo d.C. Puoi resistere al fascino unico di Rotzo e delle sue meraviglie?

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