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Gallio

Tante valli e luoghi segreti da esplorare lungo incantevoli sentieri immersi nella natura. Gallio ti aspetta a soli cinque minuti da Asiago.

Gallio
Gallio, Gelle o Ghel nella lingua dei cimbri, sorge nel cuore dell'Altopiano dei 7 Comuni, a 1.090 metri di quota, a soli 3 chilometri a nord-est di Asiago. Il suo territorio è ricco di capolavori della natura, protetti con amore dagli abitanti del paese e delle sue contrade.

Nel centro di Gallio, presso le scuole elementari in via Roma, puoi visitare il Museo dei fossili, molto più di una semplice collezione di reperti: si tratta di un vero e proprio viaggio nelle acque del mare preistorico, da cui centinaia di migliaia di anni fa sorsero le montagne dell'altopiano.

I dintorni di Gallio sono ricchi d'acqua. Una sorgente sgorga proprio sotto il paese e dà il nome a un'intera valle, la Val Covola, parte dell'aspra e selvaggia Val Frenzèla insieme alle vicine Val Ghiaia e Valle dei Ronchi. La valle della Covola è conosciuta anche come la Valle dei Mulini. In tempi recenti, in questa zona sono stati riportati alla luce alcuni mulini del Cinquecento, in funzione fino ai primi anni del XX secolo per la lavorazione dei cereali e per la produzione del tannino, usato nella concia delle pelli.

Puoi visitare la Valle dei Mulini attraverso una piccola rete di agevoli percorsi immersi nei boschi, fino a risalire le sorgenti del ruscello che un tempo alimentava le ruote in legno delle macine.

A precedere la Val Covola, poco fuori Gallio, verso Foza, c'è la Valle dei Ronchi, tipica contrada alpestre con bellissime passeggiate alla portata di tutti, immerse in un ambiente naturale pressoché incontaminato.

In località Campomuletto, poco oltre il Centro Fondo Campomulo, corre il Sentiero del Silenzio, un percorso dedicato alla memoria della Grande Guerra, immerso in un ambiente di rara bellezza, composto da grandi boschi di conifere, pascoli, radure, qui e là punteggiate dalle pietre bianche calcaree e dai segni indelebili del primo conflitto mondiale. Lungo il sentiero circolare sono poste dieci opere d'arte contemporanea ispirate alla memoria della guerra.

Dalla Val Frenzèla possiamo raggiungere il piccolo paese di Stoccareddo. È una frazione del comune di Gallio e sorge in un luogo speciale, lungo le pendici orientali del Col del Rosso, su d'un balcone naturale affacciato sulla valle sottostante: da questo straordinario punto di osservazione potrai ammirare il panorama della pianura veneta, fino a scorgere Venezia nei giorni di cielo terso. A Stoccareddo puoi visitare la chiesa parrocchiale, grazioso esempio di architettura neogotica alpina.

La vera attrazione di questa frazione è però un'altra. Si tratta dello Spitzknotto, o Spitzegonotto, il terzo altare roccioso dell'altopiano - gli altri sono l'Altarknotto, sopra a Rotzo, e l'Hanepos, o incudine del diavolo, strapiombo che dalla piana di Marcèsina punta verso la Valsugana. Lo Spitzknotto è conosciuto anche come la cittadella degli gnomi. Il suo nome viene dalla presenza di tre massi piatti, knotte, posti sulla punta, spitz, di questa straordinaria conformazione rocciosa, ancora sconosciuta alla maggior parte dei turisti in visita a Stoccareddo.

Per raggiungere lo Spitzegonotto basta percorrere un sentiero poco impegnativo che da Stoccareddo conduce verso Sasso di Asiago, fino a raggiungere lo strapiombo sulla Val Frenzèla. In estate lo spettacolo è sempre assicurato.

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